Ciao amici di Nerd House,
sono Giuseppe, ma molta gente mi conosce come “Vero Credente” data la mia passione per i fumetti. Questo è il primo articolo che scrivo per voi e vi parlerò di “Watchmen”.

È veramente difficile per me parlare di “Watchmen” di Alan Moore dato che non è un fumetto come tutti gli altri.
Ci troviamo di fronte ad un racconto stupefacente, una vera e propria opera rivoluzionaria, che insieme a “Il ritorno del cavaliere oscuro” di Miller ha stravolto completamente la figura dei supereroi, decostruendone l’archetipo.

team watchmen film

Ed è proprio con la morte di uno di questi (Il Comico) che iniziano tutte le varie vicende che caratterizzano la folta trama di Watchmen. Alan Moore crea un universo da zero, e lo fa ponendoci una sola semplice domanda:

“cosa succederebbe se esistessero davvero supereroi nel nostro mondo?”

Non voglio dilungarmi troppo sulla storia, poiché credo sia meglio dire poche cose inerenti alla trama in modo da permettere agli interessati di poter assaporare a pieno questo gioiello. Voglio, piuttosto, esporre brevemente le mie riflessioni e sensazioni provate durante la lettura di questo fumetto.

Le emozioni inerenti alla storia mi sono state trasmesse in particolare grazie ai protagonisti, che Moore ha caratterizzato alla perfezione. Tre di questi mi hanno colpito in particolare: Il Comico, Rorschach e il Dr. Manhattan. Quest’ultimo è l’unico ad avere superpoteri:

“un dio che cammina fra gli uomini, col potere di ucciderti anche solo col pensiero”.

E qual è la reazione dell’America davanA a questo essere onnipotente?

“Non ho mai detto -il superuomo esiste, ed è americano- . Piuttosto affermo e ribadisco che dio esiste, ed è Americano”.

Ma un essere tanto potente, quanto potrà essere interessato ad esseri inferiori come gli umani?

Poi abbiamo Rorschach, un vigilante che sente il peso del mondo sporco in cui vive, che ha visto quanto l’essere umano possa essere crudele, e che comprende che sono gli uomini a fare il mondo così, non Dio. Ma, allo stesso tempo, egli è l’unico che combatte fino alla fine per porre fine al male non accettando mai compromessi.

E infine c’è Il Comico, che ci viene presentato come un cinico violento che, in un America corrotta e in mano a politici falsi, era convinto che “l’ultimo a ridere sarebbe stato lui“. Particolarmente bella, a mio parere, è la scena in cui reprime una rivolta contro i vigilanti uccidendo i manifestanti e, davanti ad un quartiere in fiamme e pieno di feriti, il suo collega eroe Nite Owl domanda:

“Diavolo comico! Ma cos’è successo al sogno americano?”

Risposta del Comico: “Si è avverato”

watchmen bianco e nero

Parlando a livello tecnico, questo fumetto è perfetto. I disegni di Dave Gibbons sono tanto semplici quanto ambigui e donano a quest’opera un simbolismo unico. Per quanto riguarda la scrittura… Alan Moore è il top. I dialoghi sono pazzeschi e ti tengono incollato alle pagine fino alla fine, i monologhi hanno una filosofia unica e l’autore riesce ad introdurre temi adulti con grande realismo, ed è questa una delle tante ragioni per cui questo fumetto è un vero capolavoro.

Voglio lasciarvi citando la barzelletta di Pagliacci presente nell’opera, che è uno dei punti più potenti della storia ed è diventata negli anni un vero e proprio punto di riferimento per tutti i lettori di Watchmen. Spero di aver reso il giusto tributo a questo capolavoro.

“Ho sentito una barzelletta … Un uomo va dal dottore, gli dice che è depresso, che la vita gli sembra dura e crudele, gli dice che si sente solo in un mondo minaccioso … Il dottore dice: «La cura è semplice, il grande clown, Pagliacci, è in città! Lo vada a vedere, la dovrebbe tirar su!». L’uomo scoppia in lacrime: «Ma dottore … Pagliacci sono io!». Buona questa. Tutti ridono. Rullo di tamburi. Sipario.”

Se volete condividere con me e con la community il vostro pensiero su quest’opera potete tranquillamente farlo qui sotto nei commenti? o comodamente sotto il post di Instagram dedicato!

a presto amici di Nerd House da Giuseppe o “Vero Credente”.

Many Nerds, One House!