Con un’analisi fuori tempo massimo (purtroppo tra lavoro e casa nuova non ho mai tempo), vorrei provare a spiegare perché The Boys è, forse, la migliore serie supereroistica presente in circolazione ma, soprattutto, perché Herogarsm è, a mio avviso, il miglior episodio della stagione se non addirittura dell’intera serie. 

Ma prima di cominciare mi presento per chi ancora non mi conosce: io sono Niccolò e sono l’admin di Pop-Owl
Perciò mettetevi comodi e viaggiate insieme a me.

The Boys non è solo una serie sui supereroi

Ad una prima visione viene da pensare che questa serie vuole semplicemente uscire dagli stilemi classici del supereroe, dove quest’ultimo è l’incarnazione della giustizia e che combatte sempre contro il male, e raccontarne una versione cattiva o comunque amorale, come fatto in precedenza da Alan Moore con il suo The Watchmen, tuttavia i super, per utilizzare l’epiteto di Butcher, sono solo un pretesto narrativo per raccontarci la nostra società contemporanea, le nostre contraddizioni e, sfondando la quarta parete, il nostro piacere per la violenza, come già ammesso da Nietzsche nella sua Genealogia della Morale.

Questa terza stagione in particolare vuole spiegarci come i media vengano spesso manipolati per raccontare un certo tipo di realtà e, al tempo stesso, vuole dire a noi spettatori che per quanto siamo tecnicamente più informati grazie ad Internet siamo, al tempo stesso, molto più sensibili ad essere manipolati poiché incapaci di filtrare le informazioni che riceviamo.

Io purtroppo non ho letto il fumetto da cui è tratta la serie (cosa per cui cercherò di provvedere) ma la linea intrapresa da Eric Kripke è davvero ispirata e dà finalmente una connotazione matura ad un genere che, per quanto riguarda il cinema e le serie tv, è indirizzato sempre più ad un pubblico giovane limitandosi a creare solo una bella presentazione lasciando da parte il contenuto.

The Boys - Patriota - Holemander - Starlight - Amazon prime video - Butcher - Soldatino

Bene e male: questione di prospettiva!

Rispetto alle due precedenti stagioni (dove comunque il tema era sempre presente, anche se in quantità minore) mi sono posto questa domanda “Cosa definisce il bene e il male?”

Michelangelo disse che “Il bene non è mai tutto da una parte. Tutt’al più lo è il male” e mai come in questa stagione ho pensato che il mondo sia fatto di sfumature di grigio. 

Gli eroi possono essere chiamati tali anche se compiono patti e azioni deplorevoli pur di vincere un male apparentemente imbattibile? 

Purtroppo io non ho la risposta a tutte le domande (per questo ci siete voi e la sezione commenti) tuttavia di una cosa sono sicuro: Starlight ha compiuto il più grande atto di eroismo della stagione denunciando pubblicamente Patriota e la Vought ma, soprattutto, non tradendo sé stessa.

Herogarsm

Adesso arriviamo al punto centrale di questa mia riflessione sulla serie, ovvero perché ho amato Herogarsm. Molti diranno che sia per le scene di eros sfrenato e in parte hanno ragione, perché enfatizza ciò che abbiamo detto in precedenza sulla volontà degli autori di sbatterci in faccia le nostre perversioni e che per quanto viviamo in una società civile e per bene (citando Joker) siamo pur sempre delle bestie.

Il vero aspetto che mi ha fatto amare quest’episodio è stata l’enorme introspezione fatta sul personaggio di Patriota e sul concetto della caduta di Dio.

Lui si è sempre visto intoccabile ed irraggiungibile ma proprio in questo frangente si è reso conto di quanto in realtà si sbagliasse, rendendosi conto che per quanto potente anche lui può cadere.

Ho reputato dannatamente interessante anche il suo bisogno irrefrenabile di essere amato ed accettato, quasi come se si volesse evidenziare come noi persone viviamo costantemente con il bisogno di appartenere a qualcosa o di essere idolatrati soprattutto sui social e questo mi fa pensare come, ancora una volta, Kripke abbia compreso come deve raccontare la sua opera per portare lo spettatore ad interrogarsi soprattutto su sé stesso.

Ma adesso tocca a voi:
vi è piaciuta questa stagione di The Boys? Fatemelo sapere qui o sotto il post in condivisione con Nerd House e, se vi è piace quello che scrivo, cercatemi su Instagram!