Amici di Nerd House buongiorno e bentrovati! 

Sono EneaMars e come sempre sono qui per portarvi il mio parere personale sul videogioco del mese. 

In occasione dell’attesissimo trailer del nuovo film di Spider-Man che ha lasciato tutti senza parole, ho deciso di parlarvi di uno dei giochi che hanno segnato la generazione ormai passata di videogiochi: Marvel’s Spider-Man per PS4. 

Ho avuto l’occasione di iniziare, finire e platinare questo titolo su PS5 ma non vi preoccupate, non ho giocato alla versione remastered. Come a molti di voi, anche a me il restyling di Peter ha fatto storcere il naso e ho preferito dedicarmi alla versione originale del gioco.

La TRAMA non si può di certo dire originale o senza colpi di scena forse un po’ banali, ma dopo anni di Spider-Man tra cinema, miniserie, fumetti e tanto altro, un videogioco non poteva di certo avere un originalità tale da sorprendere tutti. Dall’altra parte la trama ci riporta un po’ alle origini, con Fisk e i suoi loschi piani e scagnozzi; i demoni che ci tengono occupati e i vari crimini nei quartieri. Comunque ci ritroveremo (quasi) sempre nei panni di Peter Parker, diviso tra la sua vita normale con zia Mary e quella da Uomo Ragno a combattere i cattivi e proteggere tutti. Infatti per alcuni momenti della trama non impersoneremo Spider-Man, bensì Peter e dovremo compiere alcuni incarichi a cui di certo l’Uomo Ragno non si presterebbe. 

Durante la storia saremo “forzati” a compiere delle azioni stealth o azione diretta, ma specialmente con i due personaggi extra che abbiamo, giocabili solo ed esclusivamente durante determinati momenti del gioco, non dovremo farci scoprire o scivolare di soppiatto dentro ad una stanza e personalmente penso che questi intermezzi stacchino bene l’azione concitata presente all’interno di tutto il resto del gioco.

In ogni caso, per la maggior parte del tempo saremo nella magica New York, tutta da esplorare e sorvolare, con alcune chiare modifiche dalla Manhattan reale che ho apprezzato moltissimo: la Fisk Tower, dove inizia il gioco e la Avengers Tower, dove vi consiglio di recarvi per avere una vista mozzafiato.

Ma senza perderci in chiacchiere, iniziamo col parlare del GAMEPLAY

Ho trovato la fluidità del gioco a dir poco incredibile. Con le sue tipiche ragnatele, il nostro amato Spider-Man di quartiere può andare letteralmente ovunque. Infatti basta veramente poco per abituarsi al buttarsi in picchiata da un grattacielo per poi tornare in alto con una semplice ragnatela all’ultimo secondo. Lo stile di gioco è fluido e ben bilanciato, anche se non nego di aver avuto qualche problemino nei movimenti. Infatti non sempre Peter si attacca al grattacielo che vogliamo o va nella direzione desiderata. Ma ecco, diciamo che è una critica doverosa in sede di recensione, ma non va ad inficiare in maniera negativa il gameplay.

Durante le nostre lunghe traversate avremo l’opportunità di scegliere tra non ascoltare niente, a parte gli eventuali crimini in corso, oppure ascoltare i podcast di JJJ, che strappano sempre un sorriso. 

La STRUTTURA DI GIOCO e SISTEMA DI COMBATTIMENTO sono abbastanza tipiche dei classici GDR. Ad ogni livello di gioco si acquisiscono punti esperienza che vanno ad aumentare le abilità. Mentre per ogni crimine o sfida compiuta, la ricompensa saranno dei gettoni, utilizzabili per sbloccare i costumi o gadget utili durante le nostre battaglie. 

Il sistema di combattimento non è dei migliori, non l’ho trovato particolarmente fluido o naturale. Infatti ogni tanto il nostro personaggio si ritroverà a dare calci per aria invece di colpire un nemico, o non colpire sempre il bersaglio desiderato. Questo purtroppo, soprattutto in situazioni concitate o durante un boss difficile, può portare a qualche problema. 

Dall’altra parte l’intelligenza artificiale dei NPC manca di qualsiasi tipo di originalità. I nemici si muovono sempre con lo stesso schema, sono facili da eludere e non cambiano in base alle tue azioni. Ciò rende i combattimenti davvero facili e privi di sfida dopo ore di gioco, ma per fortuna ci sono i vari boss da sconfiggere che possono mettere alla prova anche i giocatori più esperti.

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Prima di passare alla conclusione vorrei fare una NOTA SUL PLATINO, in quanto ho raccolto tutti i trofei del gioco e voglio condividere con voi la mia esperienza sul completamento del gioco al 100%. Non vi nego che non sono mai stato un grande collezionista delle coppe di Sony prima di acquistare PlayStation 5, ma con questo titolo mi sono detto, perché no? 

Nessuno dei trofei sia mancabile, visto che l’open world rimarrà disponibile anche dopo la fine della storia principale, permettendoci di continuare ad esplorare New York e portare a termine le missioni secondarie. Dall’altra parte, se durante la storia principale non si sono portati a termine almeno alcune delle mini missioni presenti in ogni quartiere, completare il gioco al 100% risulterà noioso e ripetitivo. Infatti ci potremmo ritrovare ad aspettare alcuni minuti prima che un nuovo crimine compaia, o dover ripetere più volte determinate sfide per ottenere il massimo dei gettoni e sbloccare così tutti i costumi. 

In CONCLUSIONE posso solo aggiungere che ritengo Spider-Man per PlayStation 4 un must to play, in quanto sebbene abbia i suoi difetti, i pregi sono talmente tanti che il videogiocatore può ignorare e godere comunque di un’ottima esperienza di gioco, frenetica e dinamica dall’inizio alla fine. Con momenti tristi, divertenti, commoventi, romantici e dai, anche qualche (forse banale) colpo di scena.

VOTO: 8.5/10

Vi saluto ricordandovi di fare un salto sulla mia pagina, se volete vedermi giocare e parlare di videogiochi, e di andare sotto il post di Nerd House per farmi sapere cosa pensate di questo titolo!

Many Nerds, One House!