Buongiorno amici di Nerd House! Siamo riuniti qui oggi, per commentare insieme l’arrivo dell’attesissimo film di Given! E’ praticamente un anno che noi emisfero occidentale stiamo aspettando la sua venuta, e finalmente possiamo sederci sul nostro divano e piangere insieme. Vi ricordiamo che il film è disponibile su Cruchyroll.
Questa recensione conterrà spoiler, quindi, se ancora non l’avete visto fermatevi qua. Per tutti gli altri… Iniziamo!

La storia riprende dalla fine della prima stagione, e vediamo Mafuyu andare ad uno spettacolo di musica classica insieme e Akihiko per “fare un viaggio nella musica”, qui assistono ad un concerto per violino, il cui primo violino e Ugetsu, coinquilino di Akihiko e (ex)amante.

Ci viene così introdotta la storia di Akihiko e Ugetsu un po’ a sprazzi, ma in modo tale da comprendere il loro rapporto. Un rapporto malsano e morboso che ha portato Akihiko ad odiare la musica. In tutto questo i Given hanno passato la selezione per il Cac, un festival di musica molto importante, e Mafuyu decide di scrivere una nuova canzone per l’occasione. Comprende però che non è ancora in grado di scrivere musica senza l’aiuto di nessuno e così decide di chiedere una mano all’unica persona che aveva sentito vicino (o almeno riguardo la musica), Ugetsu.

Ma ora veniamo alla parte importante, come ben sapete questo film non tratta di Mayufu e del suo rapporto con Uenoyama, ma del triangolo amoroso Haruki-Akihiko-Ugetsu.

Dopo una lite con Ugetsu, Akihiko, va a stare da Haruki e arrabbiato e un po’ ubriaco inizia a prendere in giro Haruki per i suoi capelli lunghi e quasi lo costringe ad un rapporto sessuale. E da qui, signori la storia evolve.
Per la prima volta da quando ci è stato introdotto il personaggio di Haruki, vediamo quanto il gesto di Akihiko lo abbia distrutto. Perché non solo Akihiko ha approfittato (per l’ennesima volta, oltretutto) della bontà di Haruki che voleva aiutarlo, ma ha preso in giro i suoi sentimenti, cosa che ha ferito Haruki profondamente. Nonostante ciò, Haruki decide di continuare ad ospitare Akihiko a casa sua, perché quest’ultimo ha deciso di non tornare più nell’appartamento con Ugetsu. Inizia così questa strana convivenza che porta i due a conoscersi molto più profondamente di quanto avessero mai fatto in tutti gli anni passati.

I giorni passano e poi un giorno come un altro qualcosa in Akihiko cambia. Decide di andare da Ugetsu e di riprendere le sue cose, perché ha deciso che non tornerà più in quell’appartamento. Ugetsu tenta di fermarlo perché non vuole allontanarsi da lui, vorrebbe lasciarlo ma non ce la fa, la paura di rimanere solo e probabilmente, la paura di vivere la sua musica da solo per la prima volta, lo devasta solo al pensiero.
La selezione per il festival arriva e finalmente ascoltiamo la canzone d’amore che ha composto Mafuyu insieme ad Ugetsu. E’ una canzone devastante, che sa di fine e di malinconia, ma allo stesso tempo ti da la certezza che andrà tutto bene, che l’alba sorgerà di nuovo. Alla selezione c’è anche Ugetsu che comprende che il modo in cui Akihiko suona la musica ora è diverso, ed è diverso grazie ad Haruki. Decide quindi di andare via, ma viene raggiunto da Akihiko che finalmente riesce a dirgli addio, perché ora ama di nuovo la musica, e non è più ossessionato dal loro rapporto.
Il film si conclude con Akihiko che partecipa ad un concorso di violino e per esasperazione confesserà il suo amore per Haruki.

Ho cercato di fare un riassuntone giusto per tirare le somme: il film mi è piaciuto molto, ma soprattutto la caratterizzazione dei personaggi. Ragazzi, che lavoro che c’è dietro. Io ci ho provato ad odiare Ugetsu, ma non si può fare. Anche lui è vittima dell’amore contorto con Akihiko.
Come puoi biasimare una persona che non ha amici e che l’unica cosa che ama è la musica se fa fatica a lasciare l’unica persona che gli sia mai stata vicina? E’ impossibile. Ed è solo grazie a Mafuyu che riesce a liberarsi del peso della solitudine, perché andrà tutto bene, anche senza Akihiko, e ora lo sa anche lui. Ma poi la scena in cui si gira per richiamare Akihiko e non riesce a vederlo per le lacrime? Quella soggettiva mi ha ammazzato. Devo dire che la sofferenza di Ugetsu l’ho percepita molto di più nel film che nel manga.

Haruki come sempre è il mio personaggio preferito, si merita tutta la felicità di questo mondo. E per quanto io adori la coppia Akihiko-Haruki, Akihiko non meriterà mai Haruki, neanche fra cento anni. Ha calpestato i suoi sentimenti troppe volte, e si, mi sono stretta al cuscino anche io quando ho visto la confessione, ma questo non cambia la realtà delle cose.

Akihiko è un bastardo, ma un bastardo che mi ricorda un sacco me stessa. Essere bravi a fare tante cose, ma non eccellere in nulla. Non essere il genio che tanto invidi, distrugge. E lo fa davvero. Given come sempre si dimostra essere molto di più di un boy’s love, c’è introspezione, malinconia, amore, gag divertenti. Given è perfetto.
Per il resto, ho solo da ridere sulle animazioni durante lo spettacolo dei Given, che no ho trovato per niente piacevoli. mi ha fatto perdere tutta quell’atmosfera che invece nel manga avevo sentito.
Detto ciò, non vedo l’ora di scoprire se prossimamente ci sarà una seconda stagione e un altro film, Given ormai è diventato un porto sicuro. E anche questa volta sono riusciti a trattare argomenti delicati in maniera eccezionale. Fatemi sapere cosa ne pensate e se siete d’accordo con quello che penso!

Aspetto i vostri commenti nella nostra pagina Instagram

Baci Stellari,
Hulia