Un grande saluto a tutti amici Nerd! Qui di nuovo il vostro Luke per parlarvi del finale di The Legend of Vox Machina.
Siamo arrivati all’attesissimo finale e sono piuttosto felice che per tutta la serie, fino alla conclusione, The Legend of Vox Machina mi abbia regalato tante emozioni senza calare mai quasi neanche per un episodio. Le ultime tre puntate sono state il picco massimo di epicità di tutta la serie. La prima parte di evoluzione dei Vox Machina.
Nell’episodio 9 ci eravamo lasciati con lo stand off di Grog contro suo zio Kevdak. Come sospettavamo tutti, questo doveva essere il momento che avrebbe sbloccato il vero potenziale di Grog. L’evento che doveva ad ogni costo permettergli di riconoscere la fonte del suo potere. E sapete quando si prendono in giro gli anime con il potere dell’amicizia e fesserie varie? Beh, per Grog funziona davvero. Ciò che gli dona forza è lottare per i suoi amici, per proteggerli ed essere forte per loro. Qui c’è sicuramente stata una delle battaglie più belle di tutta la serie e di entrambe le stagioni. Le sequenze di azioni non sarebbero state nulla senza la grandiosa colonna sonora offerta da Scanlan con la canzone Heavy Metal sulla fondamentale abilità del barbaro, l’ira!
La battaglia vede trionfare i Vox Machina e come è giusto che sia, alla fine della battaglia e alla morte di Kevdak, entrambe le parti incluse si uniscono per festeggiare. Un nuovo obiettivo comune si para davanti al nutrito gruppo infatti, il drago Umbrasyl si è meritato anche l’odio del branco dei tuoni. Così si sancisce l’alleanza momentanea per riuscire ad ottenere vendetta sul drago. Ma la puntata termina con un altro colpo di scena: Scanlan è padre e … ha cercato di andare a letto proprio con sua figlia Kaylie
L’episodio 11 riparte da questa clamorosa rivelazione e dal racconto spezzacuore di Scanlan riguardo la madre di Kaylie. Peccato che quella del racconto sia la madre di qualche altro figlio o figlia che il nostro caro eroe sporcaccione ha lasciato in giro per il mondo. Tipico di Scanlan direi e sul momento mi sono fatto delle grosse risate. Nonostante la scena imbarazzante questo è il momento di vero cambiamento per lo gnomo. Qualcosa che fino al quel momento era apparso solo per un fugace momento nell’animo di Scanlan. La figlia sconosciuta riesce a risvegliare un sincero senso di colpa che innescherà l’evoluzione di Scanlan.
Un altro personaggio compie il passo finale verso uno stadio molto profondo di coscienza di sé e questo è Vex. Il mezzelfo infatti, durante i preparativi per il piano di attacco ad Umbrasyl si allontana. Il mistero del potere che gli ha donato la Matrona dei Corvi lo attanaglia e le risposte che cerca si trovano all’interno di un tempio a Lei sacro. Qui Vex viene a conoscenza del vero scopo del suo potere e del titolo di campione della Matrona: salvaguardare la morte, un’esperienza che ogni essere vivente condivide in modo unico. Accompagnare, in un certo senso, le anime dei morti che si connettono tutte tramite i fili del destino. Così Vex, con la nuova consapevolezza di non essere un burattino nelle mani di una divinità, ma il suo fidato campione capace di piegare il destino stesso, si prepara alla battaglia per cui ha scelto di concedersi a questo potere.
L’agguato ad Umbrasyl, organizzato da Percy grazie alle sue uniche conoscenze ingegneristiche, conta su un meccanismo per intrappolarlo e un buon numero di uomini e donne armati fino ai denti. Il drago però non è un avversario qualunque e la battaglia miete molte vittime prima che grazie ad un’azione tanto eroica quanto assurda, Umbrasyl venga costretto alla fuga. L’azione in questione comprende Scanlan e Vex che si tuffano a tutta velocità nell’uscita posteriore del drago per infilarsi nel suo stomaco e rilasciare una particolare spada che rimane immobile nello spazio, “ancorando” il drago a terra.
Come abbiamo detto, il risultato migliore che ottengono è la fuga del drago. Purtroppo però Vex e Scanlan sono ancora all’interno del drago e Grog nella sua furia imperterrita, rimane attaccato al drago anche in volo. L’inseguimento di Umbrasyl finisce presto, con Grog che si schianta a terra da un’altezza incredibile rompendosi la gamba e Scanlan e Vex che riescono da uscire dal drago e atterrare in sicurezza grazie ad alle ali dell’armatura di Vex. Sì, ali! Delle spettacolari ali di corvo!
La parte finale dello scontro e della puntata di svolge all’interno della montagna nacondiglio di Umbrasyl. Lo battaglia sfianca e porta in fin di vita quasi tutti i membri di Vox Machina, tranne Scanlan che nella fase peggiore dello scontro tenta la fuga. Ma grazie a quella piccola incrinatura nell’animo del bardo, provocata dalla figlia, alla fine decide di tornare dai suoi amici per finire una volta per tutte le volte il drago. Con un agguato ben riuscito, Scanlan si impadronisce di nuovo di una delle Vestigia, la spada che gli aveva ceduto la Sfinge Kamaljiori. Con un attacco potenziato dalle note della voce di Scanlan, finalmente, il drago Umbrasyl è sconfitto e ai Vox Machina non resta che razziare l’immenso bottino del drago.
Al tavolo dei festeggiamenti per la vittoria, si presenta però un ospite decisamente inatteso. Un altro membro della Conclave Cromatica, la draghessa Raishan. Ma non si trova al cospetto dei Vox Machina come nemico. Raishan porta consiglio per sconfiggere Tordak, il più forte drago della Conclave e attuale leader. Così terminano le avventure del gruppo nella seconda stagione. Con questo ultimo colpo di scena che getta le basi per una battaglia un po’ più vantaggiosa contro la Conclave, anche se al costo di un’alleanza molto pericolosa.
Così termina questa stupenda stagione di The Legend of Vox Machina. A parer mio, la migliore finora. Dalla prima alla seconda stagione vedo solo miglioramenti e anche un buon numero. È più divertente, più dinamica, più riflessiva e comprende anche approfondimenti personali e piuttosto profondi riguardanti i personaggi principali. I momenti d’azione si sono decisamente moltiplicati, con combattimenti molto aggressivi e divertenti. L’esplorazione dei caratteri e del passato dei personaggi ha un po ‘escluso alcuni membri del gruppo che avranno però la loro grande parte nella futura stagione quando Pyke, Keyleth e Percy dovranno recuperare le Vestigia rimanenti. L’animazione non ha subito grossi cambiamenti né in meglio né in peggio. Lo stile rimane invariato con la piccola differenza dettata da un uso maggiore della cgi per i draghi. Uni stile piacevole ed adatto, con animazioni che rendono bene anche nei momenti più concitati delle battaglie. I veri protagonisti sono, come sempre, gli straordinari doppiatori originali di Critical Role, che anche grazie alla maggior profondità dei personaggi, sono riusciti a dare una marcia in più alle loro interpretazioni.
Un’altra stagione di grande successo, che vede in un perfetto mix di trama avvincente, personaggi ben studiati e soprattutto rodati durante le molte sessioni di Critical Role, colonna sonora epica, ottime animazioni e doppiatori spettacolari, le ragioni di questo successo.
Ora non ci resta che attendere con ansia l’arrivo della terza stagione. Per fortuna nel molto prossimo futuro, uscirà un altro prodotto a tema GDR che forse riuscirà a lenire le pene dell’attesa. Prepariamoci a Dungeons & Dragons: l’onore dei ladri.
A voi è piaciuta questa seconda stagione di Vox Machina? Ma tanto quanto a me?!
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Saluti da Luke!
Many Nerds, One House!