Buongiorno amici di Nerd House,

oggi il vostro caro GiulioDuplo (cioè io) è andato ad intervistare il CEO di una piccola casa di produzione videoludica che sta per lanciare il suo primo videogioco!

Il nostro intervistato e portavoce per il gruppo è Carmelo Zagari, CEO e Founder del gruppo Noir Fate Entertaiment.

GiulioDuplo: Ciao Carmelo, come va? Come state passando questo periodo di pandemia?

Carmelo: Ciao Giulio, tutto sommato bene dai. La pandemia ci ha un po’ rallentato come a tutti penso ma non ci siamo mai fermati potendo anche lavorare da remoto. Naturalmente abbiamo sfruttato tutti i momenti di libertà per vederci e andare avanti.

GD: Ottimo meno male, bene buttiamoci a bomba sull’intervista. Raccontaci un po’ come è nato questo progetto.

C: Il progetto è nato 5 anni fa, i primi due li abbiamo usati per fare i vari studi di mercato, scelta del nome, logo e anche costruzione del team di base da cui poi è partito il tutto.
Se, invece, ti riferivi al gioco è un po’ più complicato il tutto. Avevamo molte idee da voler portare e naturalmente abbiamo dovuto fare delle scelte e dopo una serie di selezioni ecco che è arrivata l’idea vincitrice e poi da li abbiamo iniziato a costruire passo per passo il prodotto.


GD: Mi riferivo un po’ a tutto quindi ottima risposta (ridendo). Parlando del gioco, avete deciso di partire con uno più semplice per accelerare le tempistiche o no? Che stile di gioco è possiamo saperlo?

C: Sì dai possiamo dirlo, ma che rimanga tra noi (ridendo entrambi). Il gioco è un mix, mi spiego meglio: possiamo definirlo un action – rpg – horror, lo so detto così sembra tutto e niente ma fidatevi sarà una bomba! E qui mi collego all’altra domanda che mi hai posto, no non abbiamo scelto il più facile proprio perché volevamo partite a 1000 e far subito vedere cosa siamo in grado di fare.

Per farti capire meglio è una fusione tra Dark Soul e God of War, ma allo stesso tempo ci saranno situazioni di ansia alla Resident Evil.

GD: Bè adesso hai pompato il nostro hype a 1000, quindi non ci deludete. Ma parlando concretamente quando potremmo giocarci?

C: Allora, qui ci sono alcune dinamiche che complicano il tutto, ma non sto qui ad annoiarti quindi posso dirti che la demo uscirà tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022, Covid permettendo. Però tranquilli, non sarà la solita demo ma un vero e proprio mini-gioco che racconterà il prequel della storia principale.

GD: Wow allora non vediamo tutti l’ora di provare questa demo. Lasciamo un attimo da parte il gioco e torniamo a voi, da cosa nasce il vostro nome?

C: Non è il nome iniziale del gruppo, il nostro primo nome era TX0, poi durante una discussione è uscito fuori di trovare un nome che rispecchiasse di più il nostro stile di giochi a cui vogliamo puntare. Non è stato facile poi arrivare ad una conclusione, ma alla fine grazie all’unione di due lingue Francese noir e Inglese fate abbiamo trovato quello che poi è diventato il nome effettivo del gruppo.

GD: Interessante, già il nome ha tutta una sua avventura. Mentre siamo qui raccontaci qualcosa anche del logo.

C: Il logo è nato pensando alla carte dei tarocchi, volevamo creare una nuova carta: “la carte del destino”.
All’inizio voleva essere proprio una legato alla carta il logo. Dopo numerose ricerche abbiamo avuto l’idea di creare una maschera. In modo che ognuno di noi possa indossarla e creare il proprio destino. Tutto questo pensando a chi giocherà i nostri giochi che potrà indossare questa “maschera” e forgiare il proprio destino! 

God of War - Dark Soul - Resident Evil - Noir Fate - Videogame

GD: Tra nome e logo abbiamo già un mezzo videogioco da fare (ridendo). Adesso direi che è il momento di presentarci questo fantastico team che ti accompagna in questa avventura.

C: Certo, partiamo dal principio.
Tutto è iniziato da me, scrivevo storie e amavo i videogiochi quindi ho deciso di unire queste due passioni.
Ho sempre cercato di creare storie che puntino a far ragione le persone sulla vita, la morale e anche toccando tasti dolenti cercando di far scoprire che ci sono altre vie per superare queste “tragedie”

Ho speso molto sia a livello monetario che a livello di tempo in questo progetto perché ci credo con tutto il cuore. Ogni giorno prima di iniziare mi dicevo:

“Se non ci provo, non troverò il vero scopo della mia vita. è il mio sogno e voglio provare a realizzarlo.”

Ma basta parlare di me andiamo con il team:

Il secondo ad entrare è stato William, che fa il grafico e il programmatore. E un po’ lo scheletro che mantiene le mie idee. Inoltre, mi ha molto aiutato nella gestione del team e dei problemi, che non mancano mai. (ridendo)

Norman è il terzo ad entrare, è un amico di vecchia data anche lui, e ho scoperto quasi per caso la sua bravura nel disegnare. Cerca sempre la perfezione, è molto pignolo nel suo lavoro, anche se a volte questo può ritardare le uscite delle sue opere.

Il terzo ad entrare nella cabina di regia è stato Mattia, lui era entrato come la parte “economica” del gruppo. E purtroppo poi per necessità varie non ha potuto continuare insieme il lavoro.

Ultima ma non meno importante tra le colonne portanti del progetto c’è Claudia, lei è la persona che si occupa dei modelli 3d degli ambienti grafici dei vari giochi, essendosi laureata in architettura! Un vero genio dell’architettura, la chiamiamo il Renzo Piano dei videogiochi (ridendo). E si può dire che grazie a lei abbiamo avuto lo sprint che ci ha fatto fare il salto di qualità.

Poi sono entrati in ordine: Marco, come consulente lato modelli 3D; Domenica, Grafica eccezionale; Moreno, lui è praticamente il tuttofare del gruppo essendo sia modellatore che animatore; Gabbo, molto giovane ma con una bravura musicale fuori dal comune; Giulia detta “la viola”, del gruppo Ator Duo; Riccardo, il nostro compositore ufficiale l’uomo onnipresente alle riunioni; Manila doveva aiutarci solo con il jingle poi si è innamorata del progetto; Johnny e il fratello, che ci aiutano nell’ambito musicale e lato vestiti dei personaggi oltre la parte di marketing; Angelo, il ragazzo a cui dai un video da montare e lui fa magie;
e poi tra gli ultimi ma non per importanza il reparto social in cui troviamo la Dottoressa Maina, che oltre ai social si occupa del benessere odontoiatrico del gruppo, Anna e Lucilla, super produttive e innamorate del progetto.

a tutte queste persone ci sono poi tanti gruppi musicali e consulenti che ci aiutano in modo sporadico.

C: Un cenno speciale però devo farlo al Balby, il baretto di zona in cui siamo cresciuti, è diventato il nostro luogo sicuro dove poter sviluppare le nostre idee senza essere disturbati (like garage di steve jobs) e che quindi si può definire il nostro primo Sponsor vero e proprio! (ha voluto anche le magliette del team!)

GD: Un gran bel gruppo, mi ricorda un po’ noi di Nerd House. Ultime due domande poi giuro che ti lascio in pace, siete felici che, finalmente, i videogiochi siano stati riconosciuti come patrimonio culturale?

C: Si siamo molto contenti di questo salto a patrimonio culturale, perché secondo noi il videogioco è una vera e propria forma d’arte. Sono oggetti per l’intrattenimento ma dietro c’é uno studio e un lavoro che si potrebbe tranquillamente paragonare a quello di un film o una serie tv. Solo che interagisci in maniera diversa da quella a cui sei abituato!

Cambia a livello di visibilità e sicuramente aiuta il morale, perché ci aiuta a renderci conto di cosa stiamo facendo e del fatto che il nostro lavoro sia visto come Arte. Quindi tutti noi ci siamo gasati e vogliamo dare un pezzo di noi a questa arte che stiamo creando!

GD: Davvero delle belle parole, sicuramente veder visto il proprio lavoro riconosciuto aiuta molto. Ultima domanda prima dei saluti, molti gruppi simili al vostro si appoggiano anche a programmatori o altri gruppi per sviluppare i propri progetti. Voi state facendo cose simili?

C: Al momento stiamo facendo tutto da soli, e ce la stiamo cavando con tutte le nostre forze. In futuro è difficile dire cosa andremo a fare, sicuramente non ci vogliamo mettere paletti ma il nostro obiettivo e cercare di fare sempre tutto o quasi tutto da noi.

GD: Ok grazie mille, direi che ci siamo detti un bel po’ di cose quindi è arrivato il momento dei saluti.

C: Direi di si. Grazie per la possibilità dell’intervista e del tempo che ci avete dedicato, sicuramente sarete tra i primi a provare la demo!
Sfrutto questa occasione per ringraziare anche tutto il mio team e salutarlo, e ti lascio con il motto del nostro gruppo: “welcome to the opera”.

GD: Grazie a te Carmelo della disponibilità, non vediamo l’ora di provare la demo. Alla prossima.

Software House - Casa di produzione di videogiochi

Amici di Nerd House ecco cosa si trova a livello umano dietro una piccola casa di produzione di videogiochi, vi terremo aggiornati su quando uscirà la demo e sui loro futuri progetti.

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E voi avete mai pensato di iniziare a creare qualche videogioco? Fatecelo sapere nel post dedicato sui nostri canali social Facebook o Instagram, vi aspetto li.

Dal vostro amichevole GiulioDuplo di quartiere è tutto, alla prossima!

Many Nerds, One House!