Ben tornati amici di NerdHouse oggi siamo qui a parlavi, dopo circa un mese dal suo rilascio, di “Monster Hunter Rise” ultimo capitolo rilasciato della serie da parte di Capcom.

Per quanto mi riguarda, ho trovato il gioco carico di una sensazione che non provavo da tanto tempo…

La gioia ed il brivido della caccia, un po’ come quello che prova Kraven con Spider-man, perché ci sono sono state delle modifiche significative al gameplay e alla varietà dei nemici.

Dal primo trailer fu subito chiaro a tutti che il nuovo hunting game per Nintendo Switch avrebbe incluso un impianto narrativo più ricco e accurato del solito, nonché ispirato a questo giro allo squisito folklore tipico del Paese del Sol Levante, ambientato nel Villaggio di Kamura.
Qui vestiremmo i panni di un novello cacciatore incaricato di scoprire l’annoso segreto che si cela dietro la cosiddetta Calamità. Come spiegato dall’anziano Fugen nelle prime battute, ogni cinque decenni un’enorme orda di mostri travolti dalla rabbia attacca il Villaggio.

Monster Hunter Rise Image

Complici un sottile strato di lore e dei personaggi secondari finalmente partecipi come le gemelle Hinoa e Minoto, due stupende fanciulle Wyverniane per giunta agghindate come miko (termine nipponico utilizzato per indicare le giovani donne impiegate come sacerdotesse), rispetto al passato la trama di Monster Hunter Rise è più ispirata e coinvolgente, anche perché lo sviluppatore, proprio come accadeva nei vecchi episodi ha di nuovo separato gli incarichi della storia – che qui prendono il nome di “missioni villaggio” – da quelli proposti nella base e affrontabili sia in solitaria che in modalità multiplayer aumentando così il numero di ore giocabili prima di dover passare al solito farming tipico del franchise.

Una novità introdotta da questo titolo è la possibilità di affiancare al nostro cacciatore due fidati compagni in qualsiasi combinazione potendo scegliere tra: il sempre fidato palico e un nuovo amico a quattro zampe ovvero il canyne.
Del primo non credo servano poi tante parole in quanto è un tuttofare che ci darà una mano a sopravvivere alle frenetiche battaglie, il secondo invece è specializzato nel combattimento e sarà in grado di infliggere ingenti danni ai nemici e come se tutto ciò non bastasse è usabile come cavalcatura.

Senza voler rovinare, a chi non ha avuto ancora la possibilità di giocarci, finiamo ad illustrare la novità del combattimento ovvero: “il Filoinsetto” una creatura che per la prima volta permette al giocatore di muoversi verticalmente nella mappa e quindi apre la strada a diversi stili di gioco.

Ovviamente ogni arma ha la possibilità di sfruttare questa creatura nel suo moveset creando nuove e spettacolari combo ed acrobazie.

Voto assolutamente meritato 9/10.

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