Buongiorno amici di Nerd House,

siamo tornati oggi per una super e speciale intervista con la bravissima fumettista e co-proprietaria della fumetteria Belleville Comics di Torino… la sola e unica Lucia Biagi!

*applausi dalla regia*

Abbiamo conosciuto Lucia grazie ad una delle nostre solite gitarelle alla ricerca di nuove fumetterie. Che poi a dirla tutta Belleville c’era da una vita, ma ovviamente l’idea di scrivere su google “comics” e vedere cosa ci avrebbe portato Maps non ci era mai passata per la testa, o almeno non così lontano da casa nostra.
Belleville Comics si trova a Torino in Via Paolo Sacchi 44, ed è un posto speciale, ve lo assicuro.
E’ una delle fumetterie più fornite di Torino, senza ombra di dubbio, nel suo (mega)catalogo non offre soltanto manga di nuova edizione, ma se hai la pazienda di spulciare tra gli scaffali trovarei delle piccole perle (in particolare shojo di vecchia data) che difficilmente sono ancora trovabili.
La perla della fumetteria è senza ombra di dubbio la gestione stessa, Alessio e Lucia sono disponibilissimi e super simpatici.
Ma, momento sponsor finito, parliamo di Lucia.
Lucia Biagi, classe 1980, pisana che vive a torino, illustratrice, fumettista, appassionata di libri e proprietaria di una fumetteria. Vi starete chiedendo, ma come fa a far tutto? Bhe sinceramente me lo sono chiesto anche io.
Avviamoci allora in questo viaggio alla scoperta della sua storia.

Lucia, grazie per la disponibilità, sappiamo che sei molto impegnata. Come prima domanda mi piacerebbe chiederti cosa ti ha portato in questo mondo? Come hai deciso di diventare un’illustratrice?

Ciao! Grazie a voi.
Partiamo dicendo che sono una lettrice principalmente di manga sin da quando ero molto giovane, quindi è stato quasi consequenziale.
Ho studiato a Bologna, non in un’accademia, ma ad un corso organizzato direttamente dalla Kappa Edizioni. A proposito vorrei ricordare e ringraziare la mia grande maestra Anna Vinci.

Quale e quando è stato pubblicato il tuo primo fumetto?
Il primo è stato “Pets” editato dalla Kappa edizioni, se non sbaglio nel lontano 2009. Probabilmente ora introvabile. Il secondo è stato “Punto di Fuga” pubblicato invece dalla diavolo edizioni, una casa editrice spagnola.

Pubblichi anche all’estero allora?
Si, qualche volta. Principalmente in Francia.

Bhe ci sta, il mercato francese è molto in crescita rispetto a quello italiano, è una scelta più che comprensibile.
Hai qualche autore a cui ti ispiri?

Essendo appassionata e lettrice di molti manga mi sento di dire Urasawa, Asano… ma anche alcuni autori di Graphic Novel francesi e americane, mi viene in mente Daniel Clowes per esempio.

Adoro le Graphic Novel francesi, mi ricordano un sacco la nouvelle vague, La Febre è sicurmente uno dei miei preferiti.

Lucia Biagi - Fumetto Italiano - Fumetti Italiani - ToFu - Fumettista - Intervista - Belleville comics

So che leggi però anche molti libri, vero? Io ho appena riniziato dopo un lungo stop dovuto all’università.

Si esatto, adoro leggere. Solitamente mi godo il mio momento lettura la mattina prima di andare a lavoro.

Qual è l’ultimo libro che hai letto?
Ho appena finito il Testamento di John Grisham.

Qual è il tuo rapporto con le fiere?
Ne ho fatte alcune, ricordo piacevolmente la self area di Lucca. Però come fumetteria non amo partecipare alle fiere.

Hai qualche aneddoto riguardante una fiera?
L’anno in cui è uscito “Punto di Fuga”, hanno realizzato anche una mostra in una barca al cui interno è stato fatto un locale, dove si sarebbe tenuta la festa di fine festival. La sera della festa è crollato il ponte della barca e la mostra non è stata visibile al pubblico. Ora ne rido ma al momento è stato tragicomico

Beh insomma, la situazione faceva acqua da tutte le parti *risate dalla regia*
Ma invece, ora arriva una domanda complicata, qual è la tua perte preferita durante la stesura di un fumetto?
Quando mi viene in mente la storia, la fase di ideazione della sceneggiatura. A dirla tutta, preferisco scrivere al disegnare. Trovo che il disegno sia uno dei mezzi con il quale riesco ad esprimermi, ma la scrittura rimane la mia parte preferita.
Per ora non ho mai provato a far disegnare da qualcun altro una mia storia, l’ho sempre trovato un po’ complicato. Sono molto legata alle mie storie. Certe volte mi viene in mente una scena in particolare e far comprendere a qualcuno come voglio una determinata situazione mi risulta difficile, faccio prima a disegnarlo io stessa. Io non funziono quando vengo separata tra le due parti.

Cosa consiglieresti a qualcuno che sta iniziando il percorso?
Oltre che imparare le basi del disegno, che sicuramente aiuterebbero molto, consiglierei di leggere molto. Secondo me, alcuni sottovalutano l’importanza di utilizzare il fumetto come mezzo comunicativo, oltre che il disegno fine a se stesso.
I meccanismi narrativi, non riesci ad padroneggiarli se non leggi tanto.
Il fumetto alla fine diviene una sequenza di immagini statiche, se non hai la visione della totalità di un panel.

Coltivare la mente con la propria passione è essenziale per fare questo lavoro, hai proprio ragione.
E ora? Hai qualche progetto in corso?

Uscirà a breve una mia nuova piccola opera di cinquecento pagine, ci lavoro da molto tempo e non vedo l’ora che sia finita. A settembre salvo ritardi, dovrebbe uscire.
In corso ho anche una collaborazione con la casa editrice Castoro e con Moleste, l’associazione fumettisti e fumettiste che si occupano delle problematiche sugli abusi. Inoltre ci sarà una mia mostra al Tofu, festival di fumetti di Torino

Bene, abbiamo finito. Ti ringrazio tantissimo Lucia. Non vediamo l’ora di poter leggere qualche tua nuova opera. E voi che state leggendo, cosa state aspettando? Andate a comprare subito da Belleville!

Per oggi è tutto amici e amiche di Nerd House, vi ricordiamo che tutte le informazioni riguardo il TOFU le potete trovare sulle nostre pagine social.
Che la fortuna sia sempre dalla vostra parte,

baci stellari

Hulia