Saluti a tutti amici! Qui di nuovo il vostro Luke, per parlare oggi, delle ultime due puntate di The Last of Us.
Questa serie sta procedendo con un successo dopo l’altro, soprattutto dopo l’acclamato terzo episodio, che ha convinto totalmente la critica, anche se un po’ meno i fan. E la scorsa settimana abbiamo potuto avere un doppio episodio! Grazie SuperBowl!

Riprendiamo la storia con l’inizio effettivo del viaggio di Ellie e Joel che grazie al pick-up di Bill, guadagna un po’ in velocità. La trama, dopo il piccolo spin-off, riprende a seguire abbastanza fedelmente le vicende del videogioco. Il viaggio in auto procede tra freddure e scenette di quasi normalità tra i due protagonisti. Tra l’altro il libro di freddure è un easter egg del videogioco, in cui Ellie in momenti particolari dell’avventura si fermava a leggere alcune di queste, per cercare di far ridere quel ghiacciolone di Joel. Esattamente come nel videogioco questo è uno dei metodi grazie ai quali Ellie piano piano fa breccia nei sentimenti di Joel (e nei miei… di nuovo). Un altro siparietto simpatico è quello, sempre derivante dal videogioco, in cui Ellie trova la rivista “porno” di Bill e chiede come mai le pagine siano incollate. Penso che chiunque si sarebbe trovato in difficoltà a una simile domanda.

Il viaggio continua tranquillo fino al climax della puntata, che arriva quando i due protagonisti subiscono un agguato da quelli che sembrano dei banditi. Dopo un duro scontro, Joel e Ellie riescono a cavarsela e proprio in questo momento, un piccolo pezzo di innocenza sparisce per sempre dalla vita di Ellie. La prima vita presa, anche se per salvare qualcun altro. Un tema ricorrente nel videogioco, anche se un po’ mitigato dalle meccaniche stesse del gameplay che ti impongono di affrontare ondate e ondate di nemici. Nella serie, come hanno detto gli stessi produttori e regista, non c’è bisogno di tutto ciò e quindi le morti possono essere affrontate in maniera più umana, più profonda. Perché la vita è sacra e in un mondo come quello di TLOU ognuno lotta per la propria, non esistono cattivi o buoni. Esiste solo chi lotta per assicurarsi un giorno in più in questo mondo malato. The Last of Us ci regala delle coinvolgenti immersioni nel cuore e nella mente dell’essere umano: la nuova fazione che affrontano Joel e Ellie nella serie Tv è uno degli spunti più ricchi di queste controversie morali. Il capo degli uomini che hanno aggredito i nostri protagonisti è una donna apparentemente spietata e senza cuore, ma non con i suoi uomini. È sulle tracce di un uomo e suo fratello e chi conosce il videogioco, sa anche chi sia questo Henry che cerca. Eppure il motivo ancora ci è ignoto. Sappiamo solo che qualunque sia il motivo deve essere abbastanza grave da mobilitare tutti i gli uomini di questa sedicente Resistenza. C’è un altro easter egg carino in questa puntata: il braccio destro della donna a capo della resistenza è il doppiatore originale del fratello di Joel, Tommy nel videogioco.
Non accade molto altro nella puntata e nel finale, vengono finalmente svelati i personaggi di Henry e Sam, che puntano la pistola contro Joel e Ellie.

L’episodio successivo riparte ovviamente da questa scena. Henry e Sam hanno sotto tiro Joel e Ellie ma solo per approcciarsi a loro in una posizione di potere, per costringerli ad ascoltare. Infatti, Henry non ha nessuna intenzione di ucciderli, ma di chiedere il loro aiuto per scappare. Una collaborazione che nasce grazie all’incombenza di un nemico comune. Kaythleen, il capo della resistenza, cerca ancora entrambi. Joel, lo sappiamo, perché ha sterminato un buon numero di suoi uomini mentre per Henry, la motivazione è ancora ignota.

Quando, grazie alle conoscenze di Henry, il quartetto si inoltra nei tunnel che li porteranno fuori dalla città e dalle grinfie di Keythleen, Henry si confida con Joel. Gli dice di aver venduto il fratello di Kaythleen, ex capo del gruppo, alla FEDRA per ottenere una cura per il fratello malato. Un altro momento che getta ulteriori sfocature morali sulle azioni dei personaggi. Henry si considera un cattivo per ciò che ha fatto, mentre invece per Joel tutto è giustificabile per salvare una persona amata. Ci renderemo conto di quanto sia radicato in Joel questo pensiero.
Intanto, i creatori della serie, dimostrano di nuovo quanto tengano alla fedeltà di questo prodotto e soprattutto a deliziare i fan con tante reference ed easter eggs. Quando si ritrovano all’interno della zona dei tunnel in cui prima c’era stato un insediamento, i protagonisti trovano dei disegni, fatti dai bambini che prima vivevano lì. Questi sono identici a quelli presenti nel videogioco e anche la ricostruzione tramite ipotesi delle loro vicende è pressoché uguale. Sempre in questa zona, Ellie e Sam, trovano dei fumetti, di cui entrambi fanno la collezione: Savage Starlight. Questi erano dei collezionabili all’interno del videogioco e una volta raccolti tutti si poteva leggere un’intera storia creata ad hoc. La scena successiva, anch’essa riprende in maniera identica, il pezzo del cecchino. Ma le cose prendono una piega decisamente diversa subito dopo.

Anche se le similitudini sono molte, la serie ha comunque mescolato un po’ le vicende e aggiunto personaggi. Infatti, oltre alla presenza inedita del gruppo della resistenza, nel quinto episodio arriva un nemico che nel videogioco Joel ed Ellie affrontano molto prima. Quando Joel prende il sopravvento sul cecchino, arrivano Kaythleen e il suo gruppo di guardie armate. La situazione è a sfavore dei nostri protagonisti, fino a quando da un profondo buco nel terreno, non sbuca un’enorme orda di infetti, accompagnata da un Bloater. Oh sì! Un infetto enorme, molto forte e virtualmente indistruttibile che si unisce alla strage che gli altri infetti stanno compiendo sugli uomini della resistenza. Qui, il braccio destro di Kaythleen muore, con una delle sanguinarie e violentissime esecuzioni presenti nel videogioco in caso di sconfitta contro il Bloater. In questa scena apocalittica, muore anche Kaythleen, che fino all’ultimo cerca la vendetta contro Henry e proprio per questo perde la vita.

A seguito della fuga da questo inferno, il quartetto sembra aver trovato un piccolo momento di pace e Joel chiede addirittura se Herny e Sam vogliono unirsi a loro per il resto del viaggio. La fine di una storia e l’inizio di altro. The Last of Us sembra godere a rovinare queste situazioni di pace. Sam infatti, chiuso in una stanza appartata insieme ad Ellie, le rivela di essere stato morso e lei in un moto di innocente bontà d’animo dice a Sam di essere immune e che il suo sangue è la cura. Così cosparge la ferita di Sam con il proprio sangue e lo rassicura dicendogli che rimarrà sveglia con lui tutta la notte. Il mattino però non porta luce, ma scure ombre. Il sangue di Ellie non è stato di alcun aiuto e nella notte Sam si è trasformato. Appena vede la sua nuova amica, Sam la attacca e nella concitata scena che segue, Henry stesso è costretto ad ucciderlo. Nell’ondata di pensieri che invade la sua mente dopo l’omicidio, la mano che impugna la pistola quasi si muove in automatico verso la sua tempia. Henry si toglie la vita. Una delle scene più tragiche della serie, del videogioco e in generale tra le migliori che abbia mai visto. Il peso emozionale della scelta di Henry grava tanto su Joel ed Ellie che sullo spettatore. Un finale decisamente intenso, che mi ha colpito esattamente nello stesso modo in cui mi aveva colpito quando giocai al videogioco, se non di più.

The Last of Us continua ad emozionare e colpire con le sue vicende e i suoi temi al limite della morale umana. Una trasposizione vincente che sembra condurre ad una serie Tv davvero molto, molto ben fatta, dal primo episodio fino all’ultimo.
Per oggi abbiamo finito amici! Voi cosa ne pensate di questa puntata? Anche per voi è stato un mix di emozioni come lo è stato per me?
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Alla prossima e un saluto dal vostro Luke!
Many Nerds, One House!