Saluti a tutti amici Nerd! Di nuovo il vostro Luke, con un’altra serie da discutere insieme: The Last of Us!
Dopo tanta attesa è arrivata una delle serie Tv più desiderate dai fan della serie di videogiochi.
The Last of Us va in onda su Sky e NowTV, con un episodio alla settimana, prima in lingua originale e poi doppiato in italiano. Attualmente è già disponibile la seconda puntata, ma oggi noi parleremo solo della pilota, il primo episodio, l’esordio di questa acclamata serie tv.

Dobbiamo cominciare subito citando il fatto che The Last of Us, come penso tutti ben sappiamo, è l’adattamento a serie Tv di una fortunatissima serie di videogiochi di casa PlayStation. Lo studio Naughty Dog con il primo capitolo di TLOU, si sono indubbiamente ritagliati uno spazietto nella storia dei videogiochi, grazie a tutta una serie di caratteristiche vincenti che appartengono a quest’opera. Nonostante il successo che può avere un videogioco però, la maledizione degli adattamenti cinematografici ha colpito molti tra i migliori esponenti dell’universo videoludico. Tanto che ormai sembrava sciagura quasi matematica. Ma The Last of Us, si distingue anche in questo senso, rompendo le regole delle trasposizioni raffazzonate e sgangherate e portando con la prima puntata, un piccolo gioiello, adatto ai gusti di tutti!

Perché questa è un’altra grossa problematica del basare la storia di un film o serie Tv, su un videogioco… i fan. Il fandom di alcuni prodotti può essere il peggiore nemico degli stessi (vedi Star Wars). Ma in TLOU, nel primo episodio c’è un perfetto equilibrio tra tutto quello che potrebbero richiedere i fan del videogioco e uno spettatore senza esperienza videoludica pregressa.
La precisione con cui hanno ripreso le fasi iniziali del videogioco nel minimo dettaglio è quasi spiazzante. L’interpretazione degli attori è splendida e riescono far rivivere appieno le atmosfere angoscianti e terribili che hanno caratterizzato il videogame. Ma non si tratta di un rozzo copia e incolla, perché The Last of Us completa quando c’è bisogno di chiarimenti e modifica quando c’è bisogno di adattare l’opera. Il lavoro di trasposizione consiste anche e soprattutto di questo. Trattandosi di media diversi, non possono essere uguali sotto ogni minimo aspetto. Per questo la costumista della serie Cynthia Ann Summers, ha deciso di mantenere gli stessi outfit per Joel e Tommy e la stessa identica maglia per Sarah, rappresentante un gruppo musicale, dove le date del tour sul retro della maglia, corrispondono alle tappe del viaggio di Joel e Ellie; sempre per lo stesso motivo nella scena della fuga iniziale, hanno voluto mantenere il punto di vista di Sarah dal retro del pickup, donando dinamicità e la visione più catastrofica degli avvenimenti, quella che si para davanti agli occhi di una ragazzina.

Eppure le date tra serie e videogiochi differiscono. Infatti per la quando fu pensato il videogioco, la pandemia di Covid non era lontana, così fu scelto il 2033. Mentre per la serie, l’anno è il 2023, scelta non casuale anzi sicuramente calcolata per stuzzicare inconsciamente tutti quei sentimenti negativi che tutti noi abbiamo provato per la pandemia. Oppure la saggia scelta di dare a Joel un motivo valido in più per accettare di accompagnare Ellie nel viaggio: un blindato carico di tutto il necessario per raggiungere il fratello Tommy, come pagamento per la missione. Uno studio mirato a mantenere ciò che già c’era di buono e migliorare dove si può.

Ma un prodotto cinematografico ha soprattutto bisogno di attori che interpretino i protagonisti e anche sotto questo aspetto credo che la produzione abbia fatto il suo sporco lavoro. Anche se mancano di somiglianza con le loro controparti videoludiche, tutti gli attori regalano la migliore interpretazione dei personaggi che potessimo volere. Pedro Pascal, burbero, violento e senza scrupoli, privo di qualsiasi speranza per la vita e di qualsivoglia pietà per il genere umano. Bella Ramsey, la migliore Ellie che potesse uscire: scaltra, coraggiosa, impertinente e sboccata ma anche curiosa e intraprendente e piena di quella meraviglia tipica dei giovani, che anche in uno scenario da incubo riescono a stupirsi e gioire.

Non riesco sinceramente a trovare grossi difetti per questa serie, anzi, benché conoscessi già la storia, questa prima puntata è riuscita a regalarmi le stesse emozioni della prima volta che giocai il al videogame.
Un grandissimo successo per quanto mi riguarda. Non resta che vedere il proseguo di questa opera e sperare che il livello si mantenga alto fino alla fine.
Il prossimo articolo arriverà Giovedì prossimo, cambiando un po’ i piani di uscita. Perché? Beh per stare al passo con le uscite in lingua originale! Quindi giovedì doppia puntata su questi schermi (sul nostro sito quindi), non mancate!
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Un saluto a tutti amici!
Many Nerds, One House!