Buongiorno amici di Nerd House, come sempre è un piacere “rivedervi”.
Oggi, che tra l’altro è il Coming Out Day, vi parlerò della serie che in questi anni ha forse parlato dell’argomento con più delicatezza di qualsiasi altra serie o film. Ma, bando alle ciance e iniziamo!

La terza stagione di Sex Education è approdata sui dispositivi Netflix da ormai quasi un mese, ha portato una ventata d’aria fresca all’inizio del nuovo anno scolastico. La stagione si compone di soli otto episodi da un’ora ciascuno e in due giorni ho finito di vederla. Sinceramente spero sempre che ritornino quelle serie da 24 episodi a stagione con cui sono cresciuta. Per guardarmi le stagioni di Grey’s Anatomy ci mettevo un anno intero. Ver che ormai le dinamiche sono cambiate da quando ci sono le piattaforme streaming, però.

Tuttavia, non dilunghiamoci e iniziamo a parlare.
Questa terza stagione sicuramente non è stata la migliore, però, mi sento di dire che è stata una bella transizione per la quarta. Il clue di questa stagione non era di portare novità, ma di concludere delle narrazioni che nelle stagioni precedenti avevano lasciato aperto: una tra tante la storia tra Otis e Maeve.
I rapporti tra i due dopo il finale della seconda stagione si sono raffreddati rendendo la loro amicizia ormai inesistente (anche se possiamo benissimo vedere quanto Otis sia sempre pronto ad aiutarla).
Otis durante l’estate ha iniziato un rapporto “molto fisico” con Ruby che mi ha lasciato più di una volta storcere il naso, anche se, il personaggio di Ruby si è scoperto più bello di quanto pensassi e soprattutto con un evoluzione da potergli far fare non indifferente, altro che personaggio piatto. E detto tra noi, ma Otis non se la merita mica, dire che è stato st****o e dire poco.
Maeve, come sempre poco sopportabile, ma in questa serie un po’ come Ruby ha mostrato parti di sè che prima percepivi, ma non vedevi è un po’ inizi a chiederti quando finirà di fare la crocerossina e inizierà a pensare un po’ più a sé.

Abbiamo poi la coppia prediletta dal pubblico: Adam e Eric.
Ora dirò una cosa che letteralmente in molti non sospettano, io non li sopporto insieme, penso che Adam meriti molto di più di Eric. In tutta la stagione Eric non ha fatto altro che mettere fretta ad Adam per ogni cosa, accettare di essere gay non è facile e ci vuole tempo, tanto tempo. Ed Eric a quanto parte questo tempo non lo ha, quindi beh. Ciao Eric.


Ma sapete cosa? E che Sex Education funziona. Si non è perfetta, perché non lo è, ma funziona. Con la sua ironicità quasi fastidiosa, i cliché da commedia romantica e le scene creepy alla Matilda sei mitica, funziona.
Ho riso, e mi sono anche un po’ commossa lo ammetto. Ho aspettato con trepida attesa il bacio tra Otis e Maeve come quando aspettavo il bacio di Yui e Miki di piccoli problemi di cuore. Mi sono arrabbiata con Eric, perché Adam è un personaggio bellissimo e non dovevano farlo soffrire e ho urlato letteralmente URLATO quando la preside Hope ha iniziato a fare la caccia alle streghe. E sì ho festeggiato quando alla fine è successo. Non dirò cosa ma è successo.


Possiamo parlare un secondo della scena in cui sono stati divisi tra maschi e femmine per fare educazione sessuale e Cal non sapeva dove andare perché non si identificava in nessuno dei due generi? Ho quasi pianto dalla frustrazione. I rapporti non binari in questa serie trovo che siano stati trattati benissimo e con una delicatezza da far rabbrividire. Non vedo l’ora di vedere come verranno trattati nella quarta.

Questa terza stagione ha mostrato ancora di più quanto, molti adulti siano ancora legati alle vecchie tradizioni e quanto impediscano ai giovani di sentirsi liberi con sé stessi.
Ecco perché amo Sex Education perché penso che in un paese bigotto come il nostro dovrebbe essere vista da tutti. Così, forse, capiscono che danni stanno facendo alla società, God saved Netflix per aver creato una serie manifesto per la nuova generazione, non sarà perfetta ma dice molto cose e lo fa anche bene.

Bene per oggi è tutto amici, il mio personalissimo voto alle serie è di… rullo di tamburi…

Voto: 8.5/10

E voi ? Che ne pensate? C’è stata qualche scena che vi ha fatto infervorare o particolarmente divertire? Fatemelo sapere sui nostri canali social Facebook, Instagram e Twitter.

Baci stellari,

Hulia

Many nerds, One house!