Buonasera da Luke amici Nerd! Riprendiamo con il nostro nuovo appuntamento fisso del Giovedì per commentare la nuovissima serie Obi-Wan Kenobi!
Il lasso di tempo tra le prime due puntate e la terza, per una fortunata circostanza, è stato breve e di questo noi siamo molto felici. Meglio non abituarsi visto che da ieri si è tornati alla normalità.
In ogni caso, nella seconda puntata ci eravamo lasciati con una fuga a bruciapelo maestro Jedi. Reva, come ogni buon Sith si è lasciata sopraffare dall’ambizione e ha perso l’occasione di catturare Obi-Wan.
Il viaggio verso la nuova meta è lungo e concede ai due fuggitivi, Leia e Obi-Wan, il tempo di scambiare poche chiacchiere, durante le quali il Jedi spiega la sensazione che si prova ad usare la Forza. Un bellissimo esempio che chiarisce perfettamente quanto la Forza non sia considerata dai Jedi un’arma, ma una potente compagna.

Ma prima di tutto ciò abbiamo una bellissima scena in cui il protagonista è nient’altro che Darth Vader. Rinchiuso nel suo castello su Mustafar, dà ordini a Reva di trovare Obi-Wan, spronandola con la promessa del comando dell’inquisitorius in caso di successo. In questa scena si vede con quanta cura i vertici di LucasFilms e Disney ci tengano a creare un universo coerente e molto collegato tra tutti i vari media che raccontano le storie di Star Wars. Il castello di Vader e il rapporto che egli ha con gli inquisitori sono infatti chicche che arrivano direttamente dai fumetti. Nella serie a fumetti del 2017 dedicata a Darth Vader, è presente la bellissima e complicata storia della costruzione della fortezza del potente Sith e in altri volumi invece il rapporto che ha con gli inquisitori, che per lui non sono altro che carne da macello e di cui sfrutta in più occasioni le ambizioni e sentimenti che provano.

Un altro bellissimo rimando ad altri media che riguardano la galassia molto, molto lontana è quello alla base dell’Inquisitorius, situata su Nur. Una colossale base sottomarina, vista per la prima volta nel videogioco Jedi: Fallen Order. Qui gli inquisitori coordinano le prossime mosse per la ricerca del maestro Jedi e nella sala in cui si tiene il briefing, si può vedere quella che sembra un’enorme collezione di spade laser. Un piccolo dettaglio con lo scopo di ricordare che nonostante tutto, gli inquisitori sono da sempre cacciatori di Jedi molto esperti.

Il resto della puntata si svolge sul pianete minerario Mapuzo, uno dei tanti luoghi sfruttati dall’impero. Dopo tanto girovagare, i due fuggitivi, non trovando il contatto che avrebbe dovuto aiutarli, si fanno dare un passaggio da un locale verso uno spazio porto. Delle scene successive ho apprezzato molto l’atmosfera carica d’ansia a causa dell’arrivo di alcuni Storm Troopers e il seguente scambio tra Leia e Obi-Wan sul passato del maestro Jedi. Anche se sono stati solo un piccolo assaggio, sono fatti assolutamente inediti e donano ancora più profondità al personaggio di Obi-Wan e in piccola parte ai Jedi in generale. Infatti, i Jedi sono da sempre incompresi per quanto riguarda la loro sfera sentimentale. I Jedi non sono privi di sentimenti, anzi sono mossi da sentimenti molto puri, ma sono addestrati a controllare l’influenza che questi sentimenti hanno sulle loro azioni. Obi-Wan ha fugaci ricordi della sua famiglia, ma non si lascia consumare dalla nostalgia e trova conforto nella nuova famiglia che è l’ordine Jedi.
Un altro piccolo dettaglio, mascherato da conversazione leggera, è quello riguardante la fedeltà verso l’impero sostenuta dal minatore. A ricordare che l’Impero è un nemico solo per una parte dell’universo. Molti sistemi infatti sono fortemente schierati con esso ed è anche per questo che risulta essere un nemico così temibile. Non avrebbe regnato così a lungo se non avesse avuto sostenitori. Per concludere con questa parte di puntata, ovviamente mi è piaciuta moltissimo la seconda dimostrazione che Obi-Wan ancora è capace di tirare delle sonore legnate.

In tutto questa pericolosa situazione, Obi-Wan e Leia riescono a trovare un aiuto. Grazie alla traditrice dell’Impero Tala riescono a trovare rifugio e un passaggio verso un pianeta su cui avranno l’occasione di cambiare identità e nascondersi. Il pianete in questione è Jabiim, un nome molto utilizzato nelle opere della serie non canonica di Legends. Nel rifugio c’è un altro piccolo easter egg che ai fan di Clone Wars non sarà sicuramente sfuggito. Su una delle pareti c’è un incisione da parte del maestro Jedi Quinlan Vos. Sapere che un vecchio amico risolleva evidentemente il morale di Obi-Wan e lo lascia con una bellissima frase: “Solo con gli occhi chiusi puoi davvero vedere”. Una frase che racchiude un significato profondo e che molto probabilmente è un indizio di quello che dovrà fare Obi-Wan nel corso della serie per divenire nuovamente un tutt’uno con la Forza.
Le caratteristiche che hanno sempre definito Lord Vader sono il suo formidabile istinto e la micidiale astuzia. Egli non ha pari in tutta la galassia. Infatti, riesce a trovare il suo vecchio maestro e Obi-Wan ne percepisce la presenza, dimostrando che il Jedi non ha del tutto tagliato i collegamenti con la Forza. La scena in questione è maestosa. Il modo in cui riescono a rappresentare la potenza della sola presenza di Darth Vader è perfetto. Puro terrore invade i cuori di tutti al suo cospetto, la sua forza è soverchiante e la sua malvagità non lascia speranze. Queste sensazioni invadono anche il cuore di Obi-Wan che però non riesce a lasciare che il suo vecchio allievo continui a sterminare gli abitanti solo per attirarlo allo scoperto. Così parte il bellissimo stando off tra Obi-Wan e Vader. Il primo faccia a faccia dopo più di 10 anni. Anakin e Obi-Wan uno di fronte all’altro. Solo che sotto il casco non c’è Anakin, ma lo spietato Vader, che ha tratto grande potere dal lato oscuro e infatti sovrasta il suo vecchio maestro e gioca con lui con la malvagità propria dei Sith. Qui vediamo nuovamente quanto la rivelazione sulla vera identità di Vader abbia scioccato Obi-Wan. Trovarsi faccia a faccia con quello che considera il suo personale e più grande fallimento, sicuramente riempie il cuore del Jedi di orrore. Vader ovviamente carico d’odio, lo ferisce con una violentissima tortura, trascinandolo sul fuoco, in una deviata e personale forma di contrappasso per il suo passato maestro. Nonostante la differenza schiacciante tra i due duellanti, grazie a Tala e il suo droide Ned-B, Obi-Wan riesce a sfuggire al terribile Vader.

Il maestro è quindi in salvo, ma la piccola Leia che è rimasta sola, è stata trovata dalla terza sorella e la puntata si chiude proprio nel momento della cattura, lasciandoci ovviamente con un bel po’ di ansia per la prossima puntata.
Tirando le somme, anche con questa terza parte Obi-Wan Kenobi continua a mantenere un altissimo livello di qualità. Non mi aspettavo che Vader entrasse in scena così presto e che avesse così tanto spazio all’interno della serie. Visto come si sono mossi fino ad ora, immagino che la sua presenza d’ora in avanti sarà costante e molto importante. Non posso che esserne felice ed emozionato. A riguardo della serie ho solo tre piccole critiche da fare: non sono riuscito a farmi andare giù il cambio di doppiatore di Vader. Spero che ci siano ragioni valide per questo e non solo che Luca Ward è bravissimo. Per capirci, io adoro Ward, ma non lo sento adatto a questa parte, soprattutto per gli appassionati che sono abituati a tutt’altra voce. Ward è assolutamente magnifico nel rendere evidente la malvagità, l’astuzia e l’odio di Vader attraverso la voce. Però penso che Vader non abbia bisogno di tanta profondità. In fondo la sua voce passa attraverso un sintetizzatore vocale e sono le sue azioni e la sua presenza a trasmettere le emozioni citate prima. Detto ciò probabilmente mi ci abituerò, ma per non farmi mancare nulla mi guarderò la serie anche in inglese in cui non manca il solito e grandissimo James Earl Jones!
Poi ho notato in queste tre puntate un leggero riciclo di effetti audio, presi un po’ dappertutto tra film e serie TV. Niente di grave ovviamente.
L’ultima cosa che ancora non mi urta ma che potrebbe farlo se continuasse in questo modo è la situazione emotiva di Obi-Wan. Capisco fin troppo bene ed empatizzo molto con quello che sta provando il maestro Jedi. Spero solo che già dalla prossima puntata le cose possano muoversi verso un cambiamento. Obi-Wan ne ha un forte bisogno e ne ho bisogno anche io. Voglio vedere il grande maestro nuovamente fiducioso e forte!
Anche oggi abbiamo terminato amici! Rinnovo l’appuntamento al prossimo giovedì con il successivo articolo, ma nel frattempo continuate a seguirci su Instagram, dove siamo più attivi. Se poi vi siete persi il mio articolo sulle prime due puntate, bhe il sito è sempre online e anche ricco di contenuti!
Al prossimo giovedì amici Nerd!
Many Nerds, One House!