Salve dame e cavalieri, Vero Credente e Luke son tornati a parlare di Moon Knight.
Ho notato una cosa, non so se sono l’unico: sbaglio, o l’episodio 4 di ogni serie è generalmente il più bello?
Ma parliamone seriamente adesso.
Questa puntata mi è piaciuta molto, ma devo ammettere che è molto lenta.
Mai come stavolta si sente moltissimo il mood stile “Indiana Jones” misto ad un pò de “La Mummia”, con una scena parecchio inquietante a ansiogena, con un pizzichino di “Uncharted” .
Il problema è questa prima parte della puntata che mi è risultata un pochino noiosetta; succede tutto lentamente e con molta calma. L’unica cosa che aumenta davvero un po’ il ritmo dell’episodio è la rivelazione che abbiamo sul padre di Layla.

Layla mi piace come personaggio, è molto semplice. Non è né lo stereotipo della tipica ragazza da salvare né lo stereotipo girl power che è Captain Marvel. Sono curioso di sapere come andranno a finire le cose con lei.
E poi beh ragazzi, vogliamo parlare del finale? Il finale è oro colato!
Il finale è un rimando alla run di Lemire sul personaggio ed è probabile che tutto ciò che vediamo alla fine sia soltanto nella testa di Marc…o forse no?

Inoltre è da quando è iniziata questa serie che aspetto di vedere anche la terza personalità di Moon Knight, ovvero Jake Lockley, e credo proprio che in quel secondo sarcofago che vediamo alla fine ci sia proprio lui.
Un finale che ti stravolge il cervello e che ti fa amare ancora di più questa serie.
Davvero tanto di cappello alla Marvel!
Tocca a te amico Luke <3.
Un saluto a tutti amici Nerd! Siamo alla quarta puntata e per chi sta seguendo questa serie con noi e legge i nostri articoli, saprà che la scorsa puntata non mi aveva lasciato completamente soddisfatto. Ma per fortuna con quella di mercoledì scorso ho potuto ricredermi e ho ripreso tutto l’interesse che si era destato per i primi due episodi. In “La tomba” siamo arrivati ad un punto abbastanza avanzato della trama e possiamo dire che sembrano già le battute finali. La tomba di Ammit è stata ritrovata e la statuetta che la imprigiona scovata. Ora non resta che vedere quale sarà il destino della divinità e quindi quello di tutta l’umanità.

Una cosa che mi è di sicuro piaciuta molto di questo episodio è il focus che si è spostato un po’ su Layla. Un personaggio che si poteva capire essere importante ma di cui sapevamo poco a parte aridi resoconti della sua vita passata. Qui abbiamo potuto vedere finalmente un po’ di carattere! Layla è una donna forte e indipendente, del tutto capace di condurre la ricerca anche da sola. Ha esperienza nel combattimento e dimostra un’astuzia profonda sia sotto pressione che no. Quindi sì, mi ha fatto piacere conoscere finalmente meglio quello che già mi sembrava un personaggio importante.

Come in tutto il resto della serie, continua a farmi morire dal ridere il rapporto tra Marc e Steven, che varia tra il serio e il comico. Nonostante al momento siano ancora diffidenti l’uno nei confronti dell’altro, nei momenti di difficoltà la loro collaborazione è funzionale e precisa. Un segno forse, che la barriera tra i due si sta assottigliando ulteriormente oppure che stanno cominciando ad accettarsi. Gli sviluppi di questa particolare condizione psicologica rimangono interessante anche se per ora restano impostati su una base parodica.

Un altro punto che mi è piaciuto tantissimo è la sequenza quasi-horror all’interno della tomba. L’atmosfera era molto ben riuscita. Le inquadrature, l’azione e le interpretazioni. Tutto ben bilanciato per creare un’ottima suspense che è servita sia a ravvivare la percezione della pericolosità di quello che sta succedendo sia quell’aura di mistero che si sentiva ad inizio serie.

Poi, grande rivelazione! Arthur Harrow condivide con Layla quello che sa sul passato di Marc. La prova definitiva dell’importanza dei fumetti nella creazione di questa serie. Infatti, la storia di Marc è praticamente uguale: era un mercenario e durante un’operazione in cui erano coinvolti degli archeologi, il suo compagno (che potrebbe essere Bushman come nei fumetti) corrotto dall’avidità ha ucciso tutta la squadra, tra cui il padre di Layla, Abdullah El-Faouly. Marc dopo essersi ribellato per l’azione commessa, viene ucciso… e riportato in vita da Khonshu! Dalla storia originale si discostano solo per i personaggi coinvolti e sono davvero soddisfatto perché l’origine del personaggio è molto bella e sarebbe stato strano crearne una nuova, ma come in molti dei prodotti Marvel, per questa serie tv hanno comunque voluto tracciare una strada alternativa. Come dico sempre a quelli che si lamentano dicendo “Eh ma nei fumetti non è così!”, se vuoi rivedere la storia del fumetto anche nel film/serie tv, rileggiti il fumetto!

Tornando alla questione precedente, Harrow si rivolge a Layla con “il mio piccolo scarabeo”. Un nomignolo affettuoso che usava il padre. Questa è l’ennesimo riferimento allo scarabeo che per tutti i matti dei fumetti su internet potrebbe essere un rimando al personaggio dello Scarabeo scarlatto, Abdul Faoul. Sospettosamente simile al cognome di Layla e padre…
Dopo tutto ciò, la parte che davvero mi ha felicemente sconvolto, lasciandomi a bocca aperta, è stata il finale. Harrow spara a Marc, che senza la protezione di Khonshu non ha speranze… ma la scena si sposta in un manicomio. Una struttura in cui sono presenti praticamente tutti i personaggi importanti visti nella serie! Crawley, la statua dorata vivente con cui parla sempre Steven, Donna del museo egizio, Layla anche lei paziente nell’ospedale e pure i due scagnozzi di Harrow, Billy e Bobbi, che si finsero poliziotti per prelevare Steven e che adesso sono infermieri della struttura. Ovviamente c’è anche Arthur Harrow che continua ad essere in qualche modo il cattivo della storia, essendo il dottore capo del reparto. In questa scena mi sono sentito quanto meno disorientato. Ma non era l’unica emozione perché fin da subito mi sono sentito male al pensiero che potesse davvero essere tutto una complicata allucinazione di Marc.

Per fortuna nulla è ancora completamente perduto perché verso fine puntata, dopo essere riuscito a fuggire agli infermieri, Marc trova un sarcofago con all’interno Steven intrappolato! Una volta riuniti cercano di scappare insieme e passano davanti ad un secondo sarcofago. Un altro lampante riferimento alla terza identità di Marc, Jake Lockley, che ancora però non ci è dato di conoscere. Il pensiero che potesse essere davvero tutto un’allucinazione non se n’è andato fino a quando non è comparsa dal nulla la dea Taweret, donando una piccola speranza a tutti (me compreso). Il fatto che sia comparsa una divinità può voler dire che questa realtà potrebbe essere una specie di prigione ideata da Harrow o forse uno stato mentale che Steven e Marc condividono e in cui possono trovare una soluzione alla morte che incombe su di loro.
Tutto può essere e con questo finale non vedo davvero l’ora che esca la prossima puntata!
Anche per oggi abbiamo terminato amici, speriamo che questa serie stia piacendo a voi come a noi! Appuntamento al prossimo Sabato con la quinta puntata, ma nel frattempo continuate a seguire i nostri contenuti su Instagram e sul sito!
Alla prossima, Nerd e come sempre:
Many Nerds, One House!