Buongiorno amici di Nerd House!

Il vostro Luke oggi vi parla di un’opera molto, MOLTO particolare. Si tratta della Divina Commedia!

Non ho la presunzione di potervi dare un qualsiasi tipo di lezione su questo grande poema, ma posso parlarvi dell’interpretazione parodica che ne ha dato Marcello Toninelli, in ben due versioni! In particolare del colossale tomo “Dante – La Divina Commedia classica e a fumetti – Somma edizione” e “Dante 2.0 – Ritorno all’Inferno

In occasione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, la casa editrice Shockdom – la stessa di Evviva che bello di Sio e di Drizzit di Bigio – ha proposto all’autore di creare la versione definitiva della sua opera: unire la Divina Commedia in terzine dantesche a quella a strisce Toninellesche (mi sono lasciato andare scusate 😅). Il risultato è un lussuoso volume cartonato contenente il “classico” dei fumetti e dei poemi, la parodia e la Commedia, la cultura classica e quella moderna. 

La seconda opera è invece una reinterpretazione moderna dell’inferno, sempre ad opera del maestro Toninelli, in strisce a fumetti a cui però affianca, canto dopo canto, una propria versione in terzine incatenate di endecasillabi. Un’opera personale e moderna, accattivante per la contemporaneità dei temi e divertente per la comicità delle vignette.

Divina Commedia

Grazie agli editori, noi di Nerd House siamo riusciti a leggere in anteprima entrambi i volumi ed io personalmente ho molto apprezzato l’idea di affiancare fumetto e poema. Tutto questo è nato inizialmente dall’idea di rendere più fruibile a tutti, ma soprattutto ai giovani, una grande croce degli studenti italiani e l’intento è riuscito. Nell’opera infatti, non mancano le conoscenze, i fatti ed i temi principali della Divina Commedia, il tutto però mitigato ed alleggerito dalle comiche figure dei protagonisti Dante e Virgilio e dalle loro strambe avventure in Inferno, Purgatorio e Paradiso, privati della loro “religiosa” rigidità. L’inferno è un covo di peccatori con uno spirito comico che neanche le pene a cui sono sottoposti riescono a frenare. Il Purgatorio è occupato da penitenti spesso poco attenti al loro obiettivo di redenzione e molto interessati ai due strambi viaggiatori. In Paradiso, i beati e gli angeli sono scapestrati da cui Dante deve guardarsi quasi quanto i dannati. Il successo di quest’opera ha spinto tante riedizioni fino ad arrivare all’opera definitiva di cui vi parliamo oggi. Come per stessa ammissione di Marcello Toninelli, l’unica cosa che gli mancava da fare riguardo la Commedia era di illustrarne i canti. E così ha fatto!
“…vignette mute nella speranza di aggiungere divertimento al divertimento”. Nel finale dell’opera c’è anche una breve rappresentazione – sempre a fumetti –  della vita Dante Alighieri, seguita da un dettagliato albero genealogico ed un “Dizionario alfabetico dei personaggi”, in cui sono presenti i disegni di ogni personaggio presente nelle strisce a fumetti con una breve descrizione.

Vi ho parlato di un’opera completa e nella sua forma migliore, un pezzo da collezione e di gran classe, per far risaltare una bella libreria.

La seconda opera, “Dante 2.0 – Ritorno all’Inferno”, è quella che mi è piaciuta di più!
Riprende in tutto e per tutto lo stile del primo volume e lo trasporta in un Inferno rimodellato per ospitare (e punire) i peccatori di 700 anni dopo Dante. L’idea viene sempre dalla mente di Toninelli che si imbarca in un’impresa importante. Infatti, in quest’opera non è solo l’ideatore della storia e delle conseguenti vignette, ma è anche scrittore della propria commedia, divisa in canti e strutturata secondo lo stile Dantesco.

Divina Commedia

Anche in questa, gli sventurati Dante e Virgilio sono i protagonisti del viaggio nel tempo (gentilmente offerto da una DeLorean celeste) e nel nuovo Inferno. A differenza del primo volume di cui vi ho parlato, questo si suddivide alternando per ogni canto, prima le strisce a fumetti e poi il rispettivo poema. Una scelta azzeccata a mio parere perché, sfogliando prima la parte fumettistica, il lettore con un po’ di immaginazione, ha la possibilità di affiancare alle parole del poema le figure e gli eventi visti in precedenza.

La cosa che ho apprezzato maggiormente di questa versione dell’Inferno, è stata la visione rinnovata dei peccati del nostro tempo, in cui si può forse ricercare anche la personale morale dell’autore. Le pene per i moderni dannati non sono meno severe e meno fantasiose di quelle originali e si attengono tutte sempre alla rigorosa legge del contrappasso (senza mai abbandonare la vena comica tipica dell’autore).

Il grande poeta Dante Alighieri ha in Marcello Toninelli un vero e proprio ammiratore. L’autore ha sempre trovato nella Divina Commedia una fedele compagna, fin da quando sbocciò il suo amore per essa, tra i banchi di scuola, grazie alla sua maestra di italiano che ringrazia nei commenti del volume. Un’opera di importanza mondiale che ha avuto grande peso nell’evoluzione artistica di Toninelli e che adesso può vantarsi di un tributo fumettistico di grande valore.

Spero di avervi incuriosito con queste poche parole e finisco con un commento/consiglio: se come me avevate ben pochi o vaghi ricordi della Divina Commedia, questi volumi sono ottimi modi per cominciare un piccolo ripasso e magari farsi venire voglia di affrontare nuovamente, o per la prima volta, la lettura di questo grande classico italiano.

Per chi invece non è convinto del mio consiglio, provate a passare di qua se avete bisogno di un altro consiglio fresco fresco e di un cambio di genere totale!

Grazie di essere rimasti con me fino a fine articolo! Fatemi sapere cosa pensate dell’opera e dell’autore e se avete domande, non esitate a farcele nei commenti!

Saluti miei cari Nerd e come sempre:

Many Nerds, One House!