Buongiorno amici e amiche di Nerd House, come tutte le volte è sempre bello ritrovarci qui.
Oggi parleremo di un film che sta dividendo la critica negli ultimi giorni, per critica ovviamente parlo di noi appassionati del fantastico mondo degli anime.
Il film in questione è Belle – il drago e la principessa di Mamoru Hosoda.
Il film, uscito nelle sala italiane lo scorso 17 marzo e in programmazione fino al 30, è il nuovo lungometraggio del Sensei Hosoda, conosciuto ai molti per “Wolf Children” e “The boy and the Beast” e “La ragazza che saltava nel tempo“.
Fate attenzione che da qui in poi ci saranno SPOILER, quindi se non avete ancora visto il film fermatevi e tornate dopo averlo visto!

Aspettavo questo film come si aspetta il diluvio durante la siccità. Peccato che questo diluvio non sia arrivato o almeno per me.
La storia narra le vicende della giovane Suzu giovane ragazza che vive in una piccola prefettura. La sua vita è monotona e molto solitaria, dopo aver perso da bambina la madre, Suzu sembra non voler avere nessun contatto vero con il mondo esterno. Anche una cosa semplice come cantare le risulta impossibile e dolorosa.
La sua vita cambia d’un tratto, quando si registrata sulla piattaforma virtuale U, dove crea il suo alter ego Belle, una giovane cantante dalle doti canore straordinarie.
Inizia così l’ascesa della fama di Belle nella piattaforma divenendo una sorta di Idol del nuovo mondo.
Poco prima di un concerto, però compare un Drago dalle sembianze umane che interrompe lo spettacolo.
I due inizialmente sembrano due poli opposti, ma piano piano con il passare del film i due inizieranno a creare un legame profondo.
Per la prima metà del film, i minuti scorrono piacevolmente, e Suzu ti conquista con i suoi modi delicati e i suoi silenzi imbarazzanti. Il rapporto con l’amico d’infanzia Shinobu e con l’amica Hiro ci fa comprendere che per quanto si sente sola, lei solo non lo è mai stata. Quasi come se non vedesse quello che ha attorno.
I restanti personaggi che fanno da sfondo alla vicenda non posso dire di essere sicura che siano riusciti perfettamente.
Sono piatti e poco interessanti a mio parere.

La bellezza visiva di Belle è indubbia. Il lavoro grafico e cromatico degli elementi all’interno di U è incredibile.
La colonna sonora è già salvata nelle mie playlist, ti sommerge di energia e dolcezza devo dire che i compositori Miho Hazama, Teisei Iwasaki, Yuta Bandoh e Daiki Tsuneda hanno fatto un lavoro superbo.
Senza ombra di dubbio è la caratteristica del film che ho preferito.
Però, c’è sempre un però. Trovo che il film nel complesso sia poco riuscito.
Se nella prima parte i temi tratti come il lutto e l’incomunicabilità di una generazione che sembra riuscire ad esprimersi solo quando non ci deve mettere il volto è tangibile e pesante. Nella seconda parte però, il tema dell’abuso mi è sembrato abbozzato e poco approfondito.
Il piccolo riferimento alla Bella e la bestia mi ha più infastidito che altro.
Sembrava che dovessero per forza inserire una sorta di fiaba per fare risultare il film più accattivante.
Per non parlare della corsa contro il tempo che Suzu fa per salvare i due giovani dal padre violento. In quel momento devo essere sincera, ho riso. Mi sembrava assurdo e irreale.
Nonostante ciò trovo che il film abbia molti spunti interessanti, che tuttavia Hosoda non è riuscito a sviluppare al meglio a mio parere.
È un bel film, che vorrei rivedere per riconfermare la mia opinione.
All’interno dello staff di Nerd House ci sono stati pareri contrastanti, molti pareri contrastanti.
Ma tranquilli, siamo ancora amici.
Per ora è tutto ragazzi, vi saluto e vi ricordo di farci sapere cosa se avete visto il film e cose ne pensate a riguardo sotto il post Instagram dedicato!.
Ma prima del saluto finale… Rullo di tamburi…
Voto: 7/10
Baci Stellari!
Hulia
Many Nerds, One House!