Saluti a tutti amici Nerd! Qui il vostro Luke per il consueto appuntamento con Andor.
Ormai manca davvero poco al finale e pare che il penultimo arco narrativo si stia concludendo per lasciare finalmente spazio al finale vero e proprio.

Andor

Con il decimo episodio, la serie si è un po’ ripresa, escludendo dei personaggi, per lasciare molto spazio al protagonista principale e a Mon Mothma. Cassian, come era facile prevedere, si cimenta nella fuga dal campo di lavoro su Narkina 5. Nella parte dedicata alla fuga, la regia è riuscita a costruire una crescente tensione che parte subito da inizio puntata con Kino Cassian che discutono sul da farsi. Ma la cosa interessante è che il vero protagonista della fuga non è neanche Cassian, ma Kino Loy, il responsabile del gruppo di lavoro. E neanche a dirlo Andy Serkis ci regala l’ennesima interpretazione spettacolare. La sua mimica facciale e le capacità attoriali in generale sono decisamente invidiabili. 

Andor

“Una sola via d’uscita”, il titolo e il motto dei detenuti quando si buttano in un impresa a dir poco disperata. Come dice lo stesso Kino, sono già morti, meglio tentare e fallire che rimanere a fare da schiavi all’impero. E così si consuma la fuga tragica eppure epica dei detenuti. Le perdite ovviamente sono molte e da entrambi i lati. Vedere le guardie che si nascondono in uno stanzino in completo silenzio è stata una delle immagini che più mi ha colpito. Andor non abbandona questo tipo di narrazione in cui si mette in risalto che non esistono solo buoni e cattivi, ma un’infinità di sfumature di essere umano (meglio dire vivente in Star Wars). 

Andor

Il monologo di Kino per spronare i detenuti rimasti ad aggiungersi alla fuga è bellissimo ed emozionante. Ma il finale, l’ultimo atto di speranza dei prigionieri, mi ha spezzato il cuore. Proprio quando la libertà era in vista. L’aria sul viso, il mare e un orizzonte da scrutare, proprio lì, Andy Serkis con un’espressione che parla con mille parole, dice di non saper nuotare. E Cassian viene trascinato dall’onda di prigionieri in fuga, giù in mare dove probabilmente Kino, l’attore principale della fuga, non arriverà o ci morirà. Un finale bellissimo per questo piccolo arco narrativo e in generale molto intenso. 

Andor

Ed ora passiamo agli altri due protagonisti di questa puntata. Perché a differenza delle precedenti, che seguivano le vicende di molti personaggi in contemporanea, nel decimo episodio c’è spazio per pochi. Cassian, Luthen e Mon Mothma.

Mon Mothma è finalmente tornata a mostrare il carattere che mi aveva fatto innamorare del personaggio. Nel colloquio che ha Mon con Davos, personaggio di cui sappiamo poco ma che gode di pessima reputazione da parte della senatrice, sono le espressioni e le allusioni che dettano il tono del discorso. Riguardando la scena mi sono reso conto di quanto sia stata impeccabile l’interpretazione di tutti gli attori. La situazione era talmente tanto carica che mi sono quasi sentito a disagio pure io. Ora Mon Mothma ha un’offerta su cui ragionare ma difficile, molto difficile. Piegarsi alle vecchie usanze Chandrilliane e permettere che i figli delle due parti in causa si conoscano presumibilmente per poi sposarsi. Mon ha cacciato Davos senza pensarci neanche un secondo, eppure nella mente della senatrice si soppesa l’offerta e Davos lo sa.

Andor

Un’altra parte molto, ma molto bella, è stato il monolodo di Luthen a un supervisore dell’ISB. Una spia ribelle nei ranghi imperiali, all’interno di uno degli organi più importanti e pericolosi per la Ribellione. Anche questa scena curata in ogni dettaglio: il dialogo stupendo, un crescendo di intensità e malinconia; la ripresa, con Luthen centrale nella scena, ammantato di nero, fermo nell’oscurità; e come sempre la colonna sonora, che accompagna ogni prodotto targato Star Wars una diversa profondità.

Andor

Questa rappresentazione del leader Ribelle mostra per l’ennesima volta uno dei punti cardine di questa serie: non esistono buoni o cattivi ma piuttosto buoni o cattivi “propositi” od obiettivi. La maniera in cui si arriva a ciò che si sta ricercando può essere onesta e chiara oppure oscura, macchiata di bugie e sangue, impietosa. Luthen ha agito in ogni modo, si è lordato di sangue e ne ha sparso lui stesso, ha mentito, tradito e voltato le spalle. Qualsiasi cosa pur di far sorgere l’alba della Ribellione, un’alba che lui non vedrà eppure la forza della sua lotta non si affievolisce, perché c’è bisogno di persone che si sacrifichino sé stessi per la causa.

Andor

Una della puntate più belle a mio parere. Carica di emozioni ed eventi! L’inizio del finale di questa stagione. Ancora due puntate e vedremo l’ufficializzazione di Cassiana come Ribelle, perché le doti ce le ha già mostrate tutte in questa serie.

A voi sta piacendo? Siete contenti che finisca o non vedete l’ora di vedere un’altra stagione?

Noi ovviamente continueremo a seguirlo fino alla fine, quindi continuate a bazzicare il sito per non perdervi il nostro pensiero su Andor! Per tutti gli altri nostri super contenuti invece, Instagram è il posto giusto!

Alla prossima Nerd!

Many Nerds, One House